Immagini e inclusività: come rinnovare le creatività

"Immagini autentiche, piene di vita e accessibili". È questo che vogliamo oggi, come pubblico e come brand.

Abbiamo rubato le parole a Billie Heath (un project manager che ha collaborato con Google allo sviluppo delle creatività per un progetto di cui ti parlermo tra pochissimo), prima di dirti la nostra sullo sviluppo di una nuova creatività che rispecchia sempre di più il pubblico.

Prima regola: bandire le discriminazioni nel marketing e nella comunicazione, ovvero fare marketing inclusivo.


Cos'è il marketing inclusivo?

È un nuovo modo di fare marketing, più attuale, che non si limita a considerare solo alcuni elementi superficiali, ma si approccia in modo trasversale al pubblico.

Sono presi in considerazione aspetti come genere, etnia, cultura e così via, con l’obiettivo di dare una rappresentazione più veritiera della società attuale.

Il focus è sulla diversità, sulla sua valorizzazione. In questo modo un brand si dimostra inclusivo verso il pubblico nella sua totalità. Nessuna sfumatura è esclusa, ma è inglobata e valorizzata nella comunicazione.

Image

Qual è l’obiettivo del marketing inclusivo?

Come ogni forma di marketing, lo scopo finale è la vendita. Ma questo approccio assume un nuovo punto di vista. 

Si lavora attraverso i valori, il brand si racconta sfruttando lo storytelling, si evidenzia il proprio posizionamento rispetto al pubblico e alla concorrenza. Tutto cercando un dialogo con il maggior numero di persone.

Il marketing inclusivo è un’ottima scelta per:

  • dare un messaggio positivo da parte del brand
  • trasmettere una bella immagine del brand
  • farsi portavoce e fornire input su tematiche attuali
  • avvicinarsi alle persone
  • creare legami profondi e a lungo termine
  • ampliare il pubblico.

Un aggiornamento delle tue campagne pubblicitarie o della tua comunicazione in generale, ti aiuta ad aumentare la notorietà, a migliorare la relazione con i clienti e a spiccare tra le numerose proposte analoghe.

Per realizzare il marketing inclusivo, parte del lavoro passa dalla grafica.

Trova il tuo template

Come trasmettere l’inclusività attraverso le immagini?

Il vento del cambiamento sta soffiando. Se fino a ieri stereotipi e luoghi comuni hanno dominato la scena anche nelle immagini sfruttate dal marketing, oggi questo approccio non ci rappresenta.

Le immagini sono sempre più vicine alla realtà, alle sue sfaccettature, attente a non camuffare le cose. Insomma a mostrare piuttosto che a nascondere.

Nella realizzazione dei progetti grafici è necessario selezionare o creare quelle immagini in cui il pubblico si riconosce. In questo modo, non solo si attuerà l’inclusività, ma anche il marketing sarà più efficace.

Image

Come produrre creatività inclusive?

È il momento di tradurre il concetto di inclusività in immagini, ma come? Ricorda che le persone devono riconoscersi in quello che proponi e sentirsi coinvolte, quindi, anche in questo caso, bisogna stare attenti a non ricadere sugli stereotipi delle diversità, ma accertarsi di sovvertire davvero gli schemi.

Rinnova la creatività per renderla più calzante alla realtà affrontando temi come:

  • genere
  • disabilità
  • internazionalità.

Scegli quindi dei soggetti che possano raccontare proprio queste storie. E proponi scene di vita quotidiana e comune

Per praticare il marketing inclusivo devi, inoltre, ottimizzare i copy, in modo che si sposino con il tuo progetto visual. Studia quindi questi due elementi per aumentare l’impatto del tuo messaggio e renderlo più chiaro.

3 aspetti per rendere inclusive le tue creatività

  1. Rappresenta la realtà attuale. No agli stereotipi, individua tutti questi elementi e ribaltali. Le immagini sono uno strumento potentissimo per mostrare a tutti come stanno davvero le cose.
  2. Resta aggiornato. Tieniti informato su ciò che accade intorno a te; anche per quello che riguarda la reazione alle tue proposte creative. In questo modo potrai capire cosa davvero fa sentire accolto il tuo pubblico e procedere con eventuali migliorie.
  3. Pratica l’inclusività. Non basta raccogliere immagini che parlano di inclusività, per farti portavoce di questo concetto, devi innanzitutto attuarlo. Collabora, confrontati e lavora con persone che arrivano proprio da contesti di questo tipo. Oltre al grande contributo in termini di esperienza umana, sapranno aiutarti a sviluppare creatività davvero inclusive.
Trova il tuo template

Esempi di brand che fanno inclusive marketing

Diversi brand si stanno già muovendo verso una comunicazione più inclusiva e verso la rappresentazione più veritiera della comunità.

Guardiamo chi sono e cosa hanno fatto.

Diversity

Pioniere e portavoce dell’inclusività, Diversity si occupa da anni di supportare i brand che credono in questo valore e promuovere una comunicazione che abbatta la discriminazione di ogni tipo.

Use Your Power è proprio un inno all’inclusività. Un video in cui le immagini ci mostrano pregiudizi, minoranze e diversità, ma ci mostrano anche il cambiamento verso questi aspetti, le conquiste e quanto ancora possiamo fare.

Una scelta di immagini suggestive - con cui gli spettatori empatizzano - che descrivono il percorso fatto fino a oggi, come cambia il presente e immaginano il mondo che vogliamo costruire.

Google

A proposito di una creatività che è inclusiva non solo nel risultato delle campagne ma in tutte le fasi, dall’idea alla produzione, Google ci fa da maestro.

Un’intera campagna realizzata - non solo ribaltando gli stereotipi e raffigurando una nuova realtà - con un team che rappresentasse minoranze di ogni tipo.

Google non si è fermata solo alla pratica del marketing inclusivo, l’impegno continua con la sua promozione, grazie a un toolkit dedicato: All In, per aiutare i brand a realizzare creatività inclusive.

Trova il tuo template

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

diciotto − otto =